Diary of a fall not too far away

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  1. elleryuzaki
     
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    Gne
    Premettendo che è oramai mia abitudine iniziare un'"opera" e poi lasciarla a metà, questo è il mio ultimo racconto (mi correggo, è l'inizio del mio ultimo racconto);
    E' una fic yaoi che - per il momento - di yaoiioso non ha nulla °_°
    ma va be' u.u la condivido con voi perché - in futuro - possiate con me sbavare su queste parole, come io faccio ogni giorno immaginandomi il seguito LOL

    Diario di un autunno non troppo lontano.





    Anno xx Mese xx Giorno xx
    Sono solo.
    Le vacanze stanno finendo.
    Sono solo


    Chiuse immediatamente il piccolo quaderno, poggiandolo sulla libreria - al fianco della scrivania - già colma di libri; un tenero vento fuori dalla vitrea finestra, tenui i caldi colori all'alzarsi della giornata, mentre s'alza la città al seguito d'essa.
    Daniel Migderton; anni 17, terzultimo giorno di vacanze estive, non aveva amici al di fuori della penna, e non aveva confessori ad eccezione del quaderno, del fidato diario che da spettatore osservava la sua vita, accogliendo in sé ogni lacrima o fobia, ogni dolore o malinconia, ogni più sottile goccia d'inchiostro.
    Terso il cielo della città quanto l'animo del ragazzo, ma bagnato ed esacerbato il suo cuore, da ferite e pietrate lanciate da un mondo cui di capirlo la voglia mancava; reciproca l'indifferenza, tuttavia, perché di capirlo neppure lui intenzione aveva.
    Chiari i capelli d'un biondo cenere perfetto ed inalterato; frangia cadente sugli occhi e ciocche lasciate sin al collo, a contornare quel viso dal pallore allucinante. Occhi smeraldo venati dal pallido ricordo dell'oro; due labbra sottili e rosate, quasi baciate dal gelido ghiaccio e congelate alla nascita in quella trista espressione di lutto.
    Semplici e giovanili i lineamenti, tanto da farlo sembrar più piccolo d'un qualch'anno.
    Un fisico asciutto e lineare, disteso per quasi 175 centimetri; pantaloni neri d'un velluto quasi consumato, ed una sobria maglia senza colore, nascosta dalla felpa d'altrettanto pallore. Un'ombra in quella casa, un'ombra tra le vie; nascosto dagli sguardi di chi - alle gioie ed ai dolori - regala futili pensieri, parole o altrettanto falsi onori.
    Un ragazzo silenzioso, nel complesso, con una vita atta a svanire tra scuola e casa, tra libri ed altri ancora. Svaniti i suoi ricordi o forse cancellati per voler del suo rancore; rancore oramai sparito e contornato di dolcezza quasi abbagliante; l'angelo di ghiaccio, non poteva che riesieder nel suo candore.

    E quel diario, quell'oscuro spettatore d'ombre in una platea di tali e tal'altre; quell'unica verità e veridica realtà; la vera storia d'un ragazzo intinta in pagine dal malinconico colore. Unica via della storia ch'oggi vi voglio raccontare.
    Ed è sfogliando quel diario, e sfiorando le scritte parole, che lento insorgerà fra voi una sorta di timore. Timore d'esser io, o voi, o noi tutti, gli spettatori di questo mero racconto, gli spettatori di quest'angusto amore.


    _Scena 1_
    D'un cielo sporco e tempestoso raccontan altri racconti; e di chiare mattine assolate narran ancor'altri. Non il nostro che - per ciò che a me è dato sapere - comincia d'una sera vana e sfumata; una sera nella quale le tinte tendon al buio ed i colori cedon calore, avviandosi oltre il tetro tramonto, tremando lontano dal sorger del sole.
    Ed è mentre le ciminiere taccion di fumare e le finestre delle case s'appannan d'un umido vapore, che scemando van i passanti per le strade, mentre l'ombre loro - oramai piatte per il già passato calar del sole - s'avvicinan ai muri, sparendo nel mezzo d'altre e di quel loro scuro bagliore.
    E' proprio su una di queste crescenti ombre, che le sue e le mie parole voglion or'andarsi a soffermare, scivolando cogl'occhi sull'immaginazione di queste e salendo su su, fin sotto i fumanti comignoli delle case.
    Lì, al termin d'una di quelle alte pareti, scorgerete voi il terminare in luce di quelle sere avanzanti; sarà sol il vetro - oramai - a distinguer il suo mondo dal vostro; ma dato che della parola lui dono par volerci fare, noi non troppo scrupolo ci facciamo: socchiudiam gli occhi - passiam oltre - e ci perdiamo a breve nei meandri di chi - meglio di noi - sa raccontare.

    Sdraiato sul letto troveremo quindi Daniel, gl'occhi chiusi nonostante la luce accesa, ed il cuscino stretto stretto a sé. V'è un macabro silenzio nella stanza, quel vuoto suono d'una sacrezza inconfutabile, che - nell'apparente sonno del ragazzo - va a sommarsi alla collosa solitudine del momento.
    E' proprio ella, in tal situazione, a dominar nella placida atmosfera, quando tra le strette palpebre passan le immagini d'una monotona giornata; quando a tal monotonia si cerca soluzione, ed il risultato è una crescente noia, un titubard d'emozioni e di vicende silenziose: Poiché nel silenzio cantano piccoli segreti, ricordi, a volte vaghi et immacolati sogni. E' quando il silenzio si riempie di voci, che la necessità è proprio quella di rinchiudersi e nascondersi dietro i più puri e semplici ideali, lontani valori e tenere emozioni che - solo tra l'intimità di due coperte - c'azzarderemmo a rivelare.
    E' in tal situazione che potrete osservar il giovane diciassettenne; chiuso tra fumi e vapori d'un mondo distante, d'antiche sensazioni dove d'un poco di calore si genera l'acuta fiamma dell'amore. Dove il morbido cuscino diviene il corpo amato e d'una semplice canzone, vien a formarsi la sinfonia dalle mille e forse più note.
    E' lì, nell'acuto silenzio d'una sera, che van a mutare rapide le concezioni, e non tra i rumori ed urla di disperazioni, non nell'ira dell'incomprensivo genitore, ma tra i dolci e morbidi capelli d'un adolescente.
    E' lì, nell'astuto silenzio di quell'anima tanto gelida ed immacolata, che si van a formare le bramate passioni, il pulsar armonioso che ci spinge ad andare e c'esorta a rimanere; l'oro colato della vita, che ad i sassi aridi d'un deserto regala la nuova sorgente; la lacrima della terra nell'aridità del dolore. |||

    La scena teoricamente non è ancora finita °_° ma mi andava di postarla =w=
    Come vi pareH? °A°
     
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    Uke romanticamente porco <3

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    XD Oddio Elle.. sei migliorato un sacco a scrivere e i tipi... :Q__
     
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1 replies since 24/3/2012, 13:29   51 views
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