I Dannati di Malva - Licia troisi

Un noir di ecomafia fantasy u___u (?)

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  1. Caesidy
     
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    idannatidimalva




    Mal si aggiustò la spada sulla schiena. Spadone a due mani, un’elsa lunga quattro palmi e sette libbre di peso. L’arma più adatta ad un guardiano di Malva, diceva suo padre. Un affare di acciaio terribilmente pesante da trascinarsi dietro, pensava Mal. Aveva iniziato il corso di spada da un anno, e ancora non aveva trovato il modo giusto per trascinarsi dietro quell’arma smisurata. Finiva sempre che la punta strusciava per terra, mentre l’elsa gli spuntava su dalle scapole per buoni cinque palmi. Una cosa che gli dava il ridicolo aspetto di uno spaventapasseri. C’era comunque poco da fare; suo padre, un vecchio militare, s’era messo in testa di fargli fare la Guardia Cittadina. Un lavoro sicuro e ben pagato, persino prestigioso, diceva. A Mal non restava altro che piegarsi alla volontà paterna, e seguire tutte le sere il corso di spada, assieme ad un’altra decina di marmocchi come lui, tutti rampolli di famiglie benestanti. Del resto, c’era qualcosa di rassicurante nell’avere il destino già segnato, persino a dieci anni. Nessuna scelta da fare, nessuna preoccupazione per il futuro. Tutto sommato, era come essere avvolti in una coperta, vecchia sì, ma tranquillizzante.
    Mal annusò l’aria. L’odore di resina dei boschi lo fece rabbrividire. L’Accademia era in periferia, ad un passo dalla Foresta. Il ragazzino la guardò con timore: nell’aria sottile della sera, era un grumo d’oscurità che insidiava i contrafforti più bassi di Malva. L’eterna lotta tra acciaio e legno continuava.
    «Un giorno ricacceremo il bosco da dove è venuto, e sarà vetro e acciaio per tutta l’estensione della Terra. Niente fronde minacciose, basta con intrichi oscuri di rami che celano fiere pericolose. Ovunque la pulizia di strade di pietra e la potenza del vapore imbrigliato.» Così diceva il vecchio saggio, a lezione, di mattina. Per ora col bosco dovevano ancora farci i conti, e francamente Mal era davvero stufo di trovarselo davanti tutte le sere uscendo dall’Accademia. Era da là che arrivavano i Selvaggi, per non parlare degli animali feroci.
    Mal sbuffò e si incamminò.
    Aveva fatto tardi. Si era attardato oltre l’orario delle lezioni per addestrarsi da solo. Il giorno prima era stato battuto in duello da un ragazzino di un’altra Accademia, e la cosa gli bruciava. Doveva rimediare al più presto, e riguadagnare l’onore perduto. Per questo motivo, uscito insieme agli altri, si era messo nel cortile a fare esercizi, in solitudine. In ogni caso, poteva permetterselo. Quella sera Yeli non sarebbe venuto a prenderlo. Persino i servi Drow hanno un giorno libero, una volta al mese, e Yeli a quell’ora era di certo ai Livelli Inferiori a ubriacarsi coi suoi simili. Del resto, aveva iniziato a bere persino dentro casa, quando nessuno lo vedeva. Mal l’aveva beccato, un giorno, con un distillato puro stretto tra le mani e l’aria colpevole sul volto nero. «Non lo dite al padrone… giuro che non accadrà più…», piagnucolava come una femminuccia. Mal ovviamente era corso da suo padre a spifferare tutto. Del resto i Drow sono infidi; gli dai un dito e si prendono come niente tutto il braccio....

    A Malva coesistono due realtà, due mondi: quello degli uomini in superficie, fatto di vetro, metallo e pulizia, e quello sotterraneo dei Drow, che è solo sofferenza, carbone, nostalgia della foresta e magia occulta. Telkar - mezzosangue concepito durante uno stupro - ha da sempre combattuto la sua parte Drow e ha lottato per la sua umanità ogni istante della sua vita fino a diventare una Guardia, un ruolo degno del rispetto di tutti. Una serie di omicidi lo porterà ad infiltrarsi nella comunità Drow, scoprendo che è grazie a loro che Malva vive e che i privilegi e gli agi di cui gli uomini in superficie godono sono possibili solo grazie allo sfruttamento e alla schiavitù – mascherata da progresso – di questi esseri. Telkar verrà a conoscenza di realtà terribili che lo porteranno ad indagare nella sua stessa anima e a cambiare per sempre...


     
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0 replies since 19/10/2011, 12:36   27 views
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